lunedì 31 maggio 2010

buon ponte - commenti liberi

Stimatissimi,
Sdraiati sotto l'ombrellone di una imprecisata località balneare italiana porgiamo i nostri più pregiati saluti felici e vi diamo appuntamento dopo metà settimana.

Avremmo preso in considerazione anche le sponde mediterranee del medio oriente, ma pare che i pacifisti non siano accolti particolarmente bene. Notizia di poco fa, una nave turca di pacifisti che portava cibo e aiuti a Gaza é stata colpita da una nave militare israeliana.

O forse era iraniana.

Anzi, no, nordcoreana.

Già.

Saluti felici

Felice Capretta

giovedì 27 maggio 2010

Francia, Spagna e italiani eterni secondi


L'inossidabile tgcom ci racconta oggi, tra le principali news dal mondo, della gatta soriana finita in lavatrice e miracolosamente sopravvissuta al lavaggio ad acqua fredda grazie alla tempestiva fleboclisi.

Fa il paio con l'altra notizia del bambino di 2 anni che fuma 40 sigarette al giorno.

Già.

Intanto, mentre il mondo va a rotoli....

Francia, protesta in piazza


Da Reuters

Centinaia di migliaia di lavoratori hanno manifestato oggi in diverse città della Francia per protestare contro il progetto del governo di alzare l'età minima per la pensione oltre i 60 anni, nell'ambito della riforma del costoso sistema pensionistico.

I leader dei sindacati hanno detto che la protesta di oggi è la prima di una lunga lotta per difendere l'età pensionabile, che era stata ridotta dall'ex-presidente socialista Francois Mitterrand.

L'attuale governo, alle prese con il tentativo di tenere il deficit sotto controllo, sostiene che non ci sia altra scelta che alzarla.



Spagna, sciopero generale

da Swissinfo

I due principali sindacati spagnoli, Ugt e Comisiones Obreras (Ccoo), hanno annunciato oggi che indiranno uno sciopero generale se le trattative in corso con la Ceoe (la Confindustria spagnola) per raggiungere un accordo sulla riforma del mercato del lavoro falliranno e il governo imporrà per decreto una riforma che considerano 'lesiva' dei diritti sociali: lo riferisce l'edizione elettronica di "El Pais".

I sindacati hanno più volte affermato che le proposte del governo - che mirano a ridurre il profondo divario di protezione tra i lavoratori a tempo indeterminato e i precari, come chiede l'Fmi - vanno proprio in quella direzione. In particolare Ugt e Ccoo lamentano che il margine di manovra dei negoziati si è notevolmente ridotto con l'approvazione della manovra aggiuntiva da 15 miliardi di euro presentata la scorsa settimana dall'esecutivo.


....gli italiani brillano per il loro genio.


Italiani, eterni secondi

da Asca

CGIL, ''SCIOPERO GENERALE ENTRO FINE GIUGNO''. MA RESTA SOLA

''La prossima settimana al comitato direttivo proporro' lo sciopero generale per fine mese con manifestazioni su base territoriali''. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, riferendosi al comitato che si terra' il 7, 8 e 9 giugno. Epifani, a margine di una conferenza stampa a Roma, ha annunciato la proposta che ha come obiettivo ''quello di far cambiare i contenuti'' della manovra varata dal Cdm di ieri.

CISL E UIL PRENDONO LE DISTANZE.

Epifani, pero', non trova spalla nelle altre due maggiori confederazioni sindacali. ''Il sindacato e' spaccato da diverso tempo. E' l'undicesimo sciopero in due anni che la Cgil proclama ma non mi pare che in tempi di crisi scioperare sia la scelta migliore. Quando c'e' la crisi lo sciopero non serve'', ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, entrando all'assemblea di Confindustria.

[....]

Quanto alla Uil, ''Non mi viene nessun commento ma solo battute'' sullo sciopero della Cgil, dice il leader Luigi Angeletti, liquidando cosi' i cronisti che gli chiedono un commento sullo sciopero indetto ieri dal sindacato guidato da Guglielmo Epifani contro la manovra del governo. Anche Angeletti ha parlato entrando all'assemblea di Confindustria.

Saluti felici

Felice Capretta

martedì 25 maggio 2010

Zapatero e le ultime parole famose


Notizia flash vista su uno dei principali organi di informazione italici:

FUGA DI CERVELLI, OK AGLI INCENTIVI

Se ne sarà accorto, il giornalista prodigio, del suo brillante titolo?

Passiamo oltre: Giusto ieri avevamo notato le chiarificazioni di Zapatero sullo stato di salute dell'economia spagnola.

La realtà sulle maleodoranti e sospettissime dichiarazioni domenicali del premier spagnolo non è tardata ad arrivare: 4 banche spagnole stavano per andare in vacca (i bovini non ce ne vogliano, ma andare in capra proprio non si usa) e così sono state fuse di ufficio.

Si tratta infatti di 4 casse di risparmio:

* Cajastur
* Caja de Ahorro de el Mediterraneo
* Caja Extremadura
* Caja Cantabria

Formalmente manterranno una vaga indipendenza, di fatto sono state fuse. Il fatto in sè non è gravissimo (abbiamo visto di ben peggio), ma diventa particolarmente gustoso all'indomani delle dichiarazioni di Zapatero.

Sarà una fuga di cervello?

Ah, per la cronaca gli indici di borsa a Madrid sono colati a picco, ma anche Milano non è stata da meno...

(ehi, guarda, una capretta)

Saluti felici

Felice Capretta

domenica 23 maggio 2010

commenti liberi

Dopo il tiramisù gigante (ehi guarda, un record), qualunque notizia è buona....la parola agli affezionati lettori :-)

(Staremo via un paio di giorni)

Segnalo comunque che Zapatero e Papandreu hanno rassicurato i mercati domenica.

Senza che nessuno glielo avesse chiesto.

Un pò come qualche tempo fa, quando il coniglio mannaro Trichet rassicurava i mercati sulla solidità dell'euro.

Già...

Saluti felici

Felice Capretta

giovedì 20 maggio 2010

Collective hope e molto altro

Consigli caprini per gli acquisti.


INIZIO MESSAGGIO PROMOZIONALE




Stimatissimo nonchè affezionatissimo,

vuoi assicurarti un sorriso in tempo di crisi?

Vuoi continuare a sorridere (se, o) quando non ci sarà più la corrente elettrica e il tuo blog preferito sarà solo un ricordo?

Ti piace l'idea di raccontare ai tuoi nipoti, un giorno, com'era la storia di questi anni turbolenti, come se fosse una favola grottesca a lieto fine, davanti al camino, sfogliando le pagine di un libro?

Bene, allora smetti di accatastare in cantina copie del Sole 24 Ore con in prima pagina il Lunedì Nero, il Martedì grigio e il broker impazzito che digita billions anzichè millions come se i supercomputer delle Borse fossero calcolatrici a manovella, tutto cio' che ti occorre è qualche copia di

Collective Hope!


Collective Hope è il libro che raccoglie la striscia a fumetti spaziale dell'amico di tastiera e brillante blogger Flavio Tibaldi, pubblicata in Grecia(ah, l'ispirazione dello spirito...) sull'inserto settimanale "9" del quotidiano Eleftherotypia.

Collective hope è uno spietato e fantasatirico specchio del mondo e dei nostri tempi.

Un must per il lettore scorrettamente informato.





Puoi assaggiare qualche altra vignetta qui

Gli affezionatissimi piemontesi possono incontrare l'autore (e portargli i miei saluti felici) alla presentazione venerdì alle alle 18.00 presso Libreria dell'Arco - via San Domenico 23, Chieri (TO).

Puoi acquistare il libro online qui.

Cosa aspetti? Scopri subito Collective Hope!




saluti felici

Felice Capretta

ps: nessun gongoro è stato maltrattato durante la stesura di questo messaggio.

ps2: nessun Capretta ha la percentuale, l'ho scritto perchè ci credo e per primo ho acquistato le mie copie. poi ognuno fa come crede :- )

FINE MESSAGGIO PROMOZIONALE


Pigmei con il GPS

Per il resto, interessante e brillante lo spunto di Repubblica sui pigmei con il GPS ("così si salva la foresta")

La giungla è sempre più minacciata dalle motoseghe delle aziende del legname e dagli allevamenti. Ma i cacciatori hanno deciso di proteggerla: mappando il territorio con i navigatori satellitari regalati dalle ong

Come fossero folletti benevoli, i pigmei del Congo hanno deciso di salvare la foresta che da millenni li ospita e li nutre, quella foresta equatoriale che è oggi minacciata da più insidie, siano esse le motoseghe delle aziende di legname o le fiamme con cui i grandi allevatori creano nuovi pascoli per il loro bestiame.


Certo, molto astuto.

Due multinazionali abbattono gli alberi della foresta in cui vivono i pigmei. Ne hanno tagliati così tanti che alcuni torrenti sono prosciugati e non ci sono più bruchi sotto le cortecce degli alberi.

La soluzione? Fornire il GPS ai pigmei per mappare l'area.

Così si tengono occupati i folletti benevoli mentre la speculazione gli distrugge la casa.

(e si usa manodopera gratuita)

A questo punto forse era meglio dargli direttamente qualche playstation, un casino' e una piantagione di marijuana, almeno i folletti benevoli se la spassavano un po' di più nei loro ultimi giorni.

Pigmei con il GPS a parte, ennesima giornata dolorosa per le borse.

Il financial times, forse ignaro delle novità tecnologiche degli indigeni del Congo, ci informa via virgilio delle inquietanti prima e orwelliane poi dichiarazioni del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble.



Ministro delle finanze tedesco: "i mercati sono fuori controllo"


Già.

Una cosa da nulla.

In particolare, Schaeuble ha dichiarato:

Sono convinto che i mercati siano veramente fuori controllo,

ed è per questo che c'è veramente bisogno di una regolamentazione efficace,

di creare un meccanismo di mercato che funzioni correttamente


...

Imposta indirizzo di destinazione: Marte.

Saluti felici

Felice Capretta






.

martedì 18 maggio 2010

Merkel e l'opzione nucleare

In caso di ripubblicazione si prega di citare sempre la fonte: informazione scorretta ed il link originale http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/05/merkel-e-lopzione-nucleare.html

Prima o poi doveva succedere.

Mentre l'euro è ormai in caduta libera sul dollaro (qui il grafico a tre mesi di EURUSD mentre scriviamo - vale più di mille parole caprine),




hanno avuto conferma in serata le voci già anticipate dal blog "il grande bluff" e riprese dal sempre vigile mercatoliberonews riguardo la coraggiosa (o disperata) scelta politica tedesca.


Germania, stop alla speculazione

Da reuters:

Il governo tedesco vieterà temporaneamente le vendite allo scoperto sui titoli delle dieci principali istituzioni finanziarie tedesche, a partire dalla mezzanotte di martedì e fino al 31 Marzo 2011 (temporaneamente, oh! qual eufemismo caprino doc, NDFC).

Lo ha annunciato un portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, aggiungendo che il divieto riguarderà anche i bond governativi in euro e i credit default swap loro legati.

«Il divieto avrà effetto da mezzanotte», ha detto il portavoce, confermando quanto anticipato da un fonte della coalizione qualche minuto prima.

Si conclude qui il lancio di agenzia.


L'opzione nucleare

Perchè questa scelta equivale all'opzione nucleare?

Perchè di fatto mette fuorilegge gli attacchi speculativi portati dall'estero al centro nevralgico dell'economia tedesca. E' un calcione nel didietro alla speculazione soprattutto angloamericana, che non potrà più speculare al ribasso sulle grandi banche tedesche e sui titoli di stato dell'eurozona e sui CDS dell'eurozona.

In Germania.

Cio' che è più rilevante è che questa mossa mette fine, improvvisamente e con un colpo di firma, alla politica delle belle maniere e del tutto va bene.

Soprattutto, mette la parola fine alla tutela del potere sovranazionale e globale della finanza speculativa sulla pelle dei tedesch... pardon, delle prime 10 istituzioni economiche tedesche.

Vedremo come reagiranno i fondi speculativi.

Forse è un atto coraggioso.

O forse, davanti all'euro che crolla e all'Unione Monetaria Europea che sta per essere consegnata ai libri di storia, è una disperata mossa tedesca per proteggere il suo interesse tutto tedesco al salvataggio della moneta unica.

Trattasi di strategia dell'"ognun per sè" , che, come è noto, precede la successiva strategia del "si salvi chi puo'", o della dissezione geopolitica globale .

Da Bruxelles, per ora, nessun commento.

Germania ognun per sè, Deutschland Uber Alles.


Italiani, eterni secondi

Reuters conclude con le due seguenti laconiche righe:

Per quanto riguarda l’Italia, fonti vicine alla Consob escludono che al momento ci possa essere una decisione analoga.


Dai noi al massimo Calderoli propone di abbassare lo stipendio dei parlamentari di 250 euro al mese (abbiamo fatto i conti giusti su 5000 euro di stipendio netto base dei deputati, esclusi portaborse, rimborso gruppo parlamentare, etc?)

Italiani, eterni secondi.


In caso di ripubblicazione si prega di citare sempre la fonte: informazione scorretta ed il link originale http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/05/merkel-e-lopzione-nucleare.html


Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 17 maggio 2010

Fini, Strauss-Kahn e le dimostrazioni a Washington

in caso di ripubblicazione si prega di citare sempre la fonte: informazione scorretta ed il link originale http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/05/fini-strauss-kahn-e-le-dimostrazioni.html

Argomento clou di quest'oggi è naturalmente l'attacco alle forze militari italiane in Afghanistan.

Si dà il caso che gli IED ogni tanto fanno qualche vittima e gli italiani ci sono caduti sopra.

Ahem.

D'altra parte, in guerra sono cose che capitano e vanno prese in considerazione quando ci si arruola per andare a fare la guerra in un paese straniero e, peraltro, si prende un lauto stipendio. Cioè, rischi del mestiere.

Ci fermiamo qui, perchè in fondo in afghanistan non ci siamo mai stati e non abbiamo neanche mai fatto la guerra nè abbiamo mai perso un parente con un IED.

Neanche Gianfranco Fini, presidente della Camera e terza carica dello Stato, che pero' non ha saputo resistere ed ha rilasciato la seguente delirante dichiarazione al Corriere (il quale, a sua volta, non ha saputo resistere a pubblicarla prendendola pure sul serio):

Lo scacchiere internazionale continua a provocare lutti e tragedie.

Cattivo scacchiere internazionale.

Tutta colpa sua.

Già.

Rivolgo alle forze armate e alle famiglie dei due militari morti in Afghanistan il senso della più cordiale e sincera partecipazione

I quali sicuramente sanno cosa farsene, della sincera partecipazione.


Forse sarebbe stato più utile dedicare alcune righe ad alcune notizie che si sono affacciate per pochi secondi sulle agenzie.

Ci informa infatti Swissinfo delle nuove Pompose Dichiarazioni del direttore del FMI Strauss-Kahn, dopo le altrettanto pompose dichiarazioni rilasciate ieri da Trichet ("l'euro non è sotto attacco"). Eccole, in tutto il loro inquietante splendore


Grecia, crisi non si sta allargando, Strauss-Kahn,

ROMA - La crisi greca non si estenderà ad altri paesi di Eurolandia. Lo ha detto il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn.

La crisi attuale è una crisi che riguarda solamente la Grecia

[...]

Mi aspetto che gli europei facciano tesoro di questa crisi per riformare le istituzioni europee

perché

intorno alla moneta unica non è stato creato un ambiente economico che renda l'euro funzionante durante una crisi.

Datemi una scarpa.

Proprio lui, Strauss-Kahn, che senza fiatare ha reso disponibili 220 miliardi di euro (miliardi!!) e che l'altro giorno dichiarava di

non aver dubbi che il piano porterà la Grecia fuori dai problemi

e anche

Le misure adottate sono pesanti, ha affermato, ma c'è la possibilità che, una volta che il piano sarà attuato, la ripresa potrà essere più forte.

Chissà cosa gli ha fatto cambiare idea.

Sarà per questo che continuano a salire i CDS su Grecia e Portogallo?

Certo, pure lo psicotico capo della BCE, Trichet, non se la passa tanto bene, visto che in Germania c'e' già qualcuno che chiede pubblicamente la sua testa.



Washington, proteste di piazza

Se la passano sempre meglio dei lobbisti bancari a Washington, che da un paio di giorni non dormono sogni felici a causa di alcune vivaci proteste messe in atto da un gruppo di manifestanti che da due giorni sono a K street a far sentire la loro voce.

Evidentemtente questi ultimi non hanno preso bene la ripresa economica.

"K Street è dove le maggiori banche di Wall Street hanno le proprie lobby che usano la loro ricchezza per comprare e vendere politici così come fanno con le Commodity" spiega Service Employees International Unione (Seiu), l'associazione che ha organizzato la protesta.

Al momento K Street "é il ground zero nella lotta per uccidere la riforma di Wall Street. Le grandi banche distribuiscono centinaia di milioni di dollari attraverso i loro lobbisti per far sì che le cose rimangano così come sono".

Il messaggio dei dimostranti è lo stesso per tutti: basta fare lobby contro gli americani e infettare la nostra democrazia con la cupidigia.

Oggi circa 75 manifestanti hanno preso il controllo di una filiale di Bank Of America e i dipendenti sono stati accompagnati fuori.

Ieri, Gregory Baer, un alto papavero lobbista presso Washington di Bank of America deve avere passato una domenica molto, molto brutta, dal momento che i manifestanti sono andati a festeggiare sotto casa sua e a dirgli quello che pensavano proprio alla sua porta di casa.

Questo un video della festicciola.

Chissà perchè Baer non si è unito ai festeggiamenti.







Meltup, documentario sulll'iperinflazione in USA

Vi segnaliamo infine l'interessante video pubblicato oggi da wall street italia:

Meltup, The Beginning Of US Currency Crisis And Hyperinflation. Ovvero: "l'inizio della crisi monetaria americana e dell'iperinflazione".

http://www.youtube.com/watch?v=eb1n1X0Oqdw

(solo per anglofoni, circa 1 ora di documentario)

alcuni estratti:

Ron Paul, parlamentare USA
Lo scopo del governo è svalutare la moneta, abbassare il valore del denaro. E chi soffre di più per questo? Beh, i poveri, perché i prezzi salgono. E le persone più anziane, che sono in pensione. Le persone ricche sembrano essere in grado di gestire i problemi di inflazione molto meglio della persona media e la caratteristica dell'inflazione è che puoi spazzare via la classe media.


Peter Schiff per il Senato USA

Se continuiamo a dare stimoli e continuiamo a stampare e continuiamo a fare i salvataggi, entro un paio di anni avremo una crisi monetaria. E questo significa che il dollaro crollerà ed il costo della vita (inflazione) sarà fuori controllo.


E gli affezionati lettori che conoscono la trilogia inflazione/deflazione ben sanno di cosa parla il documentario.

Trilogia Inflazione o Deflazione:

Parte 1 - Inflazione
Parte 2 - Deflazione
Parte 3 - Come fronteggiare



in caso di ripubblicazione si prega di citare sempre la fonte: informazione scorretta ed il link originale http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/05/fini-strauss-kahn-e-le-dimostrazioni.html

Saluti felici

Felice Capretta

domenica 16 maggio 2010

L'euro non è sotto attacco, dice il presidente Bce Trichet

Visto su Reuters, merita un posto di prestigio nella galleria delle Pompose Dichiarazioni raccolte da Informazione Scorretta.

La dichiarazione di Trichet è particolarmente gustosa.

Una simile ricchezza di castronerie tutte insieme non la sentivamo da tempo.

Talmente enormi che gli abbiamo dedicato ancora una volta l'immagine del post, qui in posa nella più brillante e sfavillante espressione del suo genio.

(ehi, questo è l'uomo che ha le mani sui vostri soldi)

BERLINO
(Reuters) - L'euro non è sotto attacco, nonostante abbia toccato il minimo contro il dollaro degli ultimi 18 mesi. Lo ha detto oggi (sabato, NDFC) il presidente della Bce Jean-Claude Trichet.

[NFDC]

Uhm, meno male che non è sotto attacco.

Pensa se era sotto attacco, che fine faceva.

[/NFDC]



Tasso di cambio Euro-USD negli ultimi 3 mesi


In un'intervista pubblicata dal giornale tedesco Der Spiegel, Trichet dice che l'Europa si è ritrovata nella situazione peggiore dalla Seconda guerra mondiale e forse dalla Prima.

Ma descrive come un "nonsenso" le voci che i governi della zona euro avrebbero forzato la Bce ad agire questa settimana.

Trichet ha anche chiesto un passo avanti nel reciproco monitoraggio dei budget dei governi della zona euro, e ha detto che servono sanzioni effettive per il mancato rispetto del Patto di stabilità.

Più che i mercati valutari sono i governi europei, ha detto Trichet a Der Spiegel, ad avere la responsabilità del calo dell'euro.

Ed ora, le dichiarazioni virgolettate di Trichet:


Non è questione di un attacco all'euro. Ha a che fare con il settore pubblico e quindi con la stabilità finanziaria nella zona euro.

Dove l'abbiamo sentitita, questa? Ah, già, Alastair Darling, Cancelliere dello Scacchiere, commentando il gesto dell'ombrello fatto da Londra agli europei in cerca di aiuti prima del mega piano truffa da 700 mld EUR:

E' chiaro che la prima responsabilità degli Europei è adottare misure appropriate per neutralizzare le attuali tensioni in Europa.
Neutralizzare le tensioni. Giusto.

Prendiamo le nostre decisioni in completa indipendenza e molte volte ci siamo messi contro i capi di governo.

Completa indipendenza. Già.


Alla domanda se la Grecia dovrebbe lasciare l'eurozona, il presidente della Bce ha risposto:

No, non è una possibilità. Quando un Paese entra nell'unione monetaria, condivide un destino comune con gli altri.

Quello di cui abbiamo bisogno - ha però aggiunto - è un passo avanti nella sorveglianza reciproca delle politiche economiche in Europa. Abbiamo bisogno di meccanismi migliori per prevenire e sanzionare le cattive condotte.


Evviva.

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 14 maggio 2010

Sorpresa! Di cosa hanno parlato a Zurigo?

Segnalato da Mario B. nei commenti e rilanciato dall'impareggiabile ZioBarbero di Mercatoliberonews, vi proponiamo oggi questa interessante lettura che probabilmente non si trovera' nelle prime pagine dei giornali di oggi.

Da Mercatoliberonews che cita il forum di Cobraf:

Verso il collasso di tutto il sistema finanziario "DEBT DENIAL By James Rickards"

Stanno Tamponando un Panico Globale Bancario

Se la settimana scorsa di punto in bianco tutti i governi europei, più gli USA, il Fondo Monetario e la Banca Centrale europea improvvisano un fondo di emergenza da 700 miliardi, MILIARDI, per dei bonds greci detenuti dalle banche europee... cioè... cosa pensi che sia normale, che si vota per stanziare 700 miliardi una domenica e tutto torna a posto ?

Dopo che le stesse autorità che a gennaio o marzo dicevano che la Grecia era OK con qualche misura di austerità, ad aprile che era OK con un fondo da 40 miliardi, a fine aprile era OK con un fondo di sostegno da 70 miliardi e il 9 maggio hanno buttato 700 miliardi ?

Ti rendi conto di cosa significa, che

a) non hanno idea di cosa sta succedendo e improvvisano nel panico e

b) stanno tamponando DI NUOVO, COME NEL 2008 un panico globale bancario.

Ma queste frasi possono sembrare ad effetto, tipiche dei siti internet dove non si hanno vincoli istituzionali e le si sparano grosse per destare attenzione e allora vediamo cosa dicono alla FED se per caso, per pura coincidenza non dicano le stesse cose....

....e guarda guarda....c'è un paper preparato dalla Federal Reserve di Atlanta che viene discusso nelle maggiori sedi istituzionali, vedi il mega meeting di tutti i banchieri centrali e top economisti a Jackson Hole (ehi, guarda, uno anche a Zurigo, che si è concluso così, NDFC) , “Slapped in the Face by the Invisible Hand” ? che spiega tutta la teoria e la storia degli ultimi due secoli di crisi bancarie e mostra che siamo nel bel mezzo di un Panico Globale Bancario.

Il succo del paper della FED è che il panico bancario è inerente al sistema bancario moderno, in cui la moneta per la maggior parte delle transazioni è in realtà debito bancario, per cui le banche hanno debiti che superano i depositi .

Se tutti chiedessero i contanti le banche non potrebbero ridarli a tutti, perchè li hanno prestati in giro e non possono di colpo ritirare tutti i fidi e mutui e perchè alcuni sono sotto come valore.

(si veda il nostro "corsa agli sportelli, cos'e'?", NDFC)

Perchè allora dal 1935 circa non si verificavano guai ?

Una volta infatti c'erano periodici panici bancari a livello di pubblico verso una certa banca. Ogni dieci anni si diffondeva la sensazione che una banca fosse in difficoltà, tutti correvano a prendere i soldi e gli ultimi scoprivano che non c'erano e la banca falliva.

Da quando è stato centralizzato tutto e la banca centrale garantisce assieme al governo i depositi dei clienti le banche non hanno questo problema verso il pubblico.

Dato che le banche si prestano tutte soldi a vicenda il panico potenzialmente ora lo hanno tra loro. In più sono state messe dopo gli anni '30 diverse regolamentazioni strette delle banche e fino al 1974, c'era anche la convertibilità in oro delle valute maggiori a livello di stati.

Infine gli stati avevano poco debito pubblico dopo la guerra e c'era crescita economica continua che consentiva di pagare interessi e rate a quasi tutti.

Ma dagli anni '70 circa
  • 1) le regolamentazioni strette sono state allentate,
  • 2) la convertibilità in oro è stata abolita,
  • 3) gli stati hanno accumulato deficit enormi
  • 4) la crescia è diventata più fiacca
  • 5) In aggiunta, negli anni '90 per stimolare artificialmente la crescita è stato creato specie in America un "sistema bancario ombra" definito come "repo" + "cartolarizzazione" .......

La storia è lunga e molto interessante, ma diventa tecnica..

leggi qui se vuoi una sintesi che spiega perchè stiamo andando verso il collasso di tutto il sistema finanziario "DEBT DENIAL By James Rickards"

[fine]

Anche se l'introduzione dello scrivano originale sul forum di Cobraf è vagamente imprecisa (il riferimento ai 700 mld per i bond _greci_ è inesatto), l'analisi nel suo complesso è ampia ed interessante.

Ahem.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 12 maggio 2010

Zurigo, il meeting segreto - GEAB 44 disponibile

E' disponibile su Scribd il GEAB 44 del mese scorso.

Unitevi a me nel ringraziare con tutto il cuore caprino gli affezionatissimi traduttori Eleonora, Marco, Marko, Francesco, Martina che, oltre a tradurre il GEAB in mia assenza, hanno anche sopportato in silenzio che lo pubblicassi con un paio di settimane di ritardo.

Cerchiamo sempre nuovi traduttori inglese-italiano, se tu ti senti in grado scrivimi un'email a questo indirizzo: ar7bx4sp636bv28@jetable.org entro i prossimi 5 giorni.


Meeting di Zurigo, i risultati


Ieri avevamo segnalato, tra i pochissimi in Italia, la riunione semisegreta avvenuta a Zurigo, a cui hanno partecipato gli uomini le cui mani sono sulle leve di politica economica del mondo intero:

  • il direttore del Fondo monetario internazionale (FMI) Dominique Strauss-Khan
  • il presidente della Banca centrale europea (Bce) Jean-Claude Trichet
  • il vicepresidente della Federal Reserve americana (Fed) Donald Kohn
  • il presidente del consiglio del Financial Stability Board (FSB) Mario Draghi
  • il CEO della Bundesbank Axel Weber
  • il presidente della direzione della BNS Philipp Hildebrand

La notizia del debriefing post-meeting in italiano è stata per il momento diffusa solo da Ticino News:

Philipp Hildebrand, presidente della Banca nazionale svizzera (BNS), ha ribadito oggi la sua volontà di lottare contro un franco forte.

La BNS non permetterà un apprezzamento "eccessivo" del franco, ha affermato.

La settimana scorsa la moneta svizzera aveva toccato un massimo storico nei confronti dell'euro.

Hildebrand si è espresso al termine della riunione a porte chiuse svoltasi oggi a Zurigo tra i vertici dei grandi istituti bancari centrali e rappresentanti della finanza.

L'incontro, tenutosi sotto l'egida del Fondo monetario internazionale (FMI) e della BNS, è stato incentrato sulla crisi greca e gli insuccessi dell'euro.

Esso interviene dopo che l'Unione europea ha varato un piano da 750 miliardi di euro per arginare la crisi del debito nell'UE.

Da parte sua, il direttore generale del Fmi Dominique Strauss-Kahn, si è detto convinto che la Grecia "ce la farà" e che chi ha scommesso sul suo default "perderà tempo e denaro".

Strauss-Kahn ha spiegato di "non aver dubbi che il piano porterà la Grecia fuori dai problemi" e ha dato atto al governo greco di aver preso "soluzioni molto coraggiose". Le misure adottate sono pesanti, ha affermato, ma "c'è la possibilità che, una volta che il piano sarà attuato, la ripresa potrà essere più forte".

In sostanza, il presidente della BNS si guarda bene dall'avere un franco svizzero troppo forte.

Anzi.

(A proposito di valute forti e valute deboli, se non sapete di cosa stiamo parlando potete approfondire qui: meglio moneta forte o debole?)

Strauss-Cohen, ahem, Kahn, continua sulla sua linea: poche idee ma confuse.

Riassumendo:

La Grecia è ad un passo dal baratro.

Grazie agli aiuti farà un passo avanti.

Saluti felici e buona lettura

Felice Capretta

martedì 11 maggio 2010

Tutti riuniti a zurigo - Fannie Mae in crisi di nuovo

BCE, FED, FMI riuniti a porte chiuse a Zurigo!

E inoltre: Fannie Mae in crisi per la terza volta!


Entusiasticamente gli allineatissimi media della 72esima nazione al mondo per libertà di stampa (l'Italia) applaudono con gioia al rimbalzo del gatto morto che hanno vissuto alcune borse ieri.

Già.

Forse sarebbe stato più utile dedicare un po' di spazio a due interessanti notizie apparse su swissinfo l'una e lanciata da ANSA l'altra, ma passate quasi in silenzio sulla maggior parte dei media italici, forse per non guastare la festa.


Megariunione banche centrali e banche private a porte chiuse a Zurigo

ZURIGO - Riunione a porte chiuse tra i vertici dei grandi istituti bancari centrali e rappresentanti della finanza oggi a Zurigo: sotto l'egida del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca nazionale svizzera (BNS), la riunione è dominata dalla crisi greca e dagli insuccessi dell'euro che hanno necessitato misure eccezionali da parte dell'Unione europea e l'intervento delle banche centrali.

Alla riunione a porte chiuse presenziano:

  • il direttore del Fondo monetario internazionale (FMI) Dominique Strauss-Khan
  • il presidente della Banca centrale europea (Bce) Jean-Claude Trichet
  • il vicepresidente della Federal Reserve americana (Fed) Donald Kohn
  • il presidente del consiglio del Financial Stability Board (FSB) Mario Draghi
  • il CEO della Bundesbank Axel Weber
  • il presidente della direzione della BNS Philipp Hildebrand
Non sono carini tutti insieme (NFDC)? (cit.)

In un discorso distribuito alla stampa, Kohn ha avvertito sugli "squilibri mondiali" che hanno condotto a importanti vulnerabilità macroeconomiche e finanziarie e quindi all'emergenza della crisi finanziaria mondiale".

La riunione che si protrarrà per tutta la giornata è chiusa al pubblico: è accessibile solo a qualche giornalista scelto (che rilascerà dichiarazioni scelte, NDFC).

I partecipanti non hanno rilasciato dichiarazioni prima dell'inizio della riunione.

Questa si chiuderà con una conferenza stampa alle 18:30.

Chissà cosa si stanno raccontando.

la seconda...


Fannie Mae di nuovo in crisi

(ANSA) - NEW YORK, 10 MAG - Fannie Mae ha chiuso il primo trimestre con una perdita di 11,5 miliardi di dollari.

Ed ha annunciato che chiedera' al Tesoro ulteriori aiuti per 8,4 miliardi di dollari. Includendo anche gli 1,5 miliardi di dollari pagati in dividendi dal Tesoro, il rosso di Fannie Mae sale a 13,1 miliardi di dollari, a fronte di una perdita di 16,3 miliardi nello stesso periodo dell'anno precedente.

Dopo il primo salvataggio del settembre 2008, che non basto' ad evitare il Grande Crollo salutato con la fine di Lehman Brothers una settimana dopo,

e dopo il secondo salvataggio del novembre 2009, che ha rimandato l'inevitabile,

siamo ora al terzo salvataggio, che forse rimanderà ancora più in là l'inevitabile, continuando ad assorbire e bruciare altro denaro pubblico, che genera altro debito, che manda ulteriormente in malora una nazione troppo indebitata per andare avanti.

Fino a quando la Fed comprerà altro debito e pomperà altri dollari creati dal nulla.

Fino a quando.........

Fino a quando.....

Ma ora, chi paga?

in caso di ripubblicazione si prega di citare sempre la fonte: informazione scorretta ed il link originale http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/05/tutti-riuniti-zurigo-fannie-mae-in.html

Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 10 maggio 2010

Ecofin, i risultati




Euforiche le borse mentre scriviamo rimbalzano tutte in area positiva.
Il comportamento ricorda il paziente maniaco-depressivo, probabilmente non a caso.

Le borse stanno rimbalzando perchè ieri, nel cuore della notte e dopo 14 ore di riunione, l’Ecofin ha partorito le misure di salvataggio della zona euro.

Si tratta di poco più che una grida manzoniana.

Il programma di salvataggio vale 720 MLD EUR, praticamente un trilione di dollari.

Anche se...guardando nel dettaglio la decisione dell’Ecofin, ci ricorda improvvisamente di qualcosa di già visto su due fronti: da una parte, ricorda molto da vicino il TARP di Hank Paulson, ex Goldman Sachs, all’indomani del crollo di Lehman Brothers. Dall’altra, ci ricorda il salvataggio in extremis delle sponde greche fatto dall’Unione Europea.

Si tratta in pratica dell’impegno da parte degli stati a sborsare 440 MLD EUR, più 220 MLD EUR da parte del FMI, più qualcosina dalla Commissione Europea. Più, l’impegno della BCE ad acquistare titoli di stato dei paesi in difficoltà.

Tre cose:

1) Gli accordi sono da definire, come per la Grecia, su base bilaterale.

Vale a dire che, se il Portogallo affonda, ci saranno Italia e Germania e Francia etc che presteranno soldi al Portogallo. Non c’e’ una istituzione o un fondo unico che si occupa dell’erogazione degli aiuti.

Fortunatamente non ci sarà, dunque, un altro capobastone con un enorme potere che esercita con i soldi dei cittadini europei.

Questo, per contro, è foriero di una generalizzata lentezza di erogazione dei salvataggi in caso di necessità (mettete daccordo 8 stati, se ci riuscite). Se credete nell’euro, questa lentezza di risposta è uno svantaggio. Se non credete nell’euro, è un vantaggio.

2) E ora, chi paga?

Il più grosso dubbio che ci attanaglia è il solito: visto che nessuno ha spiegato da dove spunteranno questi 440 e passa mila miliardi di euro, dobbiamo presumere che arriveranno da altro debito. La qual cosa, come ormai sappiamo, consiste nel scavare una buca più grande per coprire una buca più piccola.

Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.

E ora, chi paga?


3) E ora, chi stampa?

La BCE, contravvenendo al principio del Trattato che sancisce la proibizione di prestiti dalla BCE agli Stati Membri, si impegna ad acquistare titoli di stato e obbligazioni dagli stati e dalle aziende a rischio dell’eurozona.

Il che ci riconduce all’affermazione precedente: e ora, chi paga?

La BCE percorre la folle strada già percorsa dalla Fed di Bernanke: stampare denaro, tanto denaro. Che tanto, finchè l’economia rallenta e va in deflazione e le banche non prestano, non c’e’ il rischio di avere immediatamente iperinflazione.


E’ così, è la solita ricetta già vista.

Un’economia affossata dal debito, in crisi di debito, a cui viene addossato altro debito. Solo un modo per rimandare in là di qualche ora cio’ che è inevitabile, e peggiorare ed ingigantire il botto finale o la lunga discesa senza freni.

I mercati festeggiano l’Unione che rimette nel congelatore la cena già decotta, congelata nel 2008, scongelata più volte passando per Dubai, e poi ricongelata, infine scongelata settimana scorsa con un odore di marcio che non si sa.

Mai ricongelare una cosa scongelata, lo diceva sempre la mamma.
Perchè nel frattempo continua a marcire, e quando si scongela è da buttare.
Certo, mentre è lì nel freezer sembra normale.

Fino a quando non si scongela di nuovo
Fino a quando la corrente non salta.
Fino a quando...
Fino a quando...

Finchè dura.

Saluti felici

Felice Capretta


ps: in caso di ripubblicazione si prega di citare sempre la fonte: informazione scorretta ed il link originale http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/05/euforiche-le-borse-mentre-scriviamo.html

domenica 9 maggio 2010

Ecofin ancora in corso




Mentre scriviamo buona parte dei telegiornali sono impegnati in severe riflessioni sull'andamento della giornata calcistica, che ha rimandato di 7 giorni la festa di una società per azioni. La suddetta società per azioni ha assoldato circa 30 uomini e li ha fatti confrontare, secondo regole definite, a 11 alla volta contro altri 11 di altre società.

Tra tutti questi confronti, la suddetta società per azioni ha totalizzato un punteggio superiore alle altre a partire da settembre scorso e pertanto puo' affermare di avere fatto meglio delle altre, ma dovrà ottenere un buon risultato la prossima settimana per poter affermare con sicurezza di avere fatto meglio delle altre.

Evviva.

Sempre meglio della foto scattata a due calciatori in atteggiamento intimo che campeggia da tre giorni sui principali quotidiani. Dopo averla rivista per la decima volta, abbiamo apprezzato lo spirito di un lettore che l'ha rivisitata così, con un interessante dialogo tra i due:





Bene.

Intanto l'ecofin si è riunito, mentre scriviamo ancora nessun risultato ne è uscito, la riunione è sospesa e riprenderà chissàquando.

Si prevedono straordinari domenicali e serali per i ministri (saranno pagati il doppio?) che devono assolutamente dare una parvenza di risposta ai mercati entro le 9 di domani mattina, quando le principali borse europee apriranno e l'Ecofin non potrà approfittare dei mercati chiusi.

In ogni caso, come molti lettori affezionatissimi hanno segnalato, la prima vittima dell'Ecofin è stato un ministro che non ha retto all'emozione e si è sentito male.

Ora sta bene, testuale: "considerate le circostanze".

Buon per lui.

Un po' vien da ridere, pero'.


Londra, NO al sostegno all'Euro e parlamento senza maggioranza

Prima che partisse l'Ecofin, Londra metteva già le cose in chiaro per bocca del futuro ex Cancelliere dello Scacchiere Alastair Darling

da reuters:

Il ministro britannico delle Finanze Alistair Darling ha detto oggi che è importante fare tutto ciò che è possibile per stabilizzare i mercati finanziari, ma che il suo paese non fornirà supporto all'euro.

[...]

"Oggi dobbiamo mostrare di nuovo che agendo insieme possiamo rendere stabile la situazione, non vogliamo mettere in pericolo la ripresa che sta lentamente arrivando. E faremo la nostra parte", ha detto il ministro ai giornalisti.

"Ma quando si tratta di sostenere l'euro, ovviamente ciò riguarda i paesi della zona euro"

In altre parole: problema vostro.

Indicibili pensieri che forse ha pensato Londra: abbiamo già una nazione in bancarotta e non sappiamo che pesci pigliare, figurarsi se vi diamo un soldo.

Vedremo se il probabile governo Cameron/Clegg sarà daccordo, sempre se riuscirà a superare le divisioni ed il blocco di un parlamento privo di maggioranza, fermo restando che siamo davanti ad una mossa degna della migliore dissezione geopolitica globale: Londra, pur facendo parte dell'UE, non ha interesse nè ad adottare la divisa dell'UE nè a sostenere la divisa dell'UE.

Trattasi di strategia "ognun per sè", che storicamente precede la strategia "si salvi chi puo'".


Berlino, SI al sostegno alla Grecia e Bundesrat senza maggioranza (proiezioni)

Chissà cosa avrà pensato la Merkel, che tanto si è data da fare per prestare soldi ad Atene ed evitare che l'Euro imploda su se stesso al primo refolo di vento speculativo, quando i suoi elettori in questa tornata elettorale hanno pensato bene di schiaffeggiarla sonoramente.

Dalle prime proiezioni, infatti, risulta che la coalizione di cristiano democratici e liberali al governo in Germania esce sconfitta dalle elezioni regionali in Nordreno-Westfalia e perde di conseguenza la maggioranza al Bundesrat, il Senato federale delle regioni.

Forse la sua caparbietà nel voler prestare soldi ad Atene ha avuto l'effetto temuto sui votanti tedeschi?



FMI, SI ai fondi per la Grecia, maggioranza non in pericolo


Il FMI non è un organismo eletto e non rischia la maggioranza.

Forse è per questo che la riunione è stata facile e veloce: 26,4 MLD di SDR pronti per la Grecia. Come se li procureranno, non si sa. Forse qualcuno si immagina qualcosa ricordando questo vecchio post.

Notare anche che si parla di SDR, non di dollari.

Ma - già - il FMI ragiona in SDR.

Già.

Da swissinfo

NEW YORK - Il board del Fondo Monetario internazionale (Fmi) ha approvato un pacchetto di aiuti da 26,4 miliardi di Sdr (special-drawing right), o 30 miliardi di euro. Lo comunica il Fmi in una nota.

Il board esecutivo del Fondo "ha concluso la propria discussione sulla Grecia e ha approvato uno 'stand-by arrangement' di tre anni per un ammontare totale di 26,4 miliardi di special drawing rights (30 miliardi di euro)", si legge nel comunicato diffuso dal Fmi. Gli aiuti approvati rientrano nel pacchetto più ampio, che dovrebbe raggiungere i 110 miliardi di euro, e che include gli stanziamenti dell'Unione Europea.


...vien da dire che i numeri sono ormai così enormi da inibire ogni logica.


E ora, chi paga?

Ricordate i famosi Parametri di Maastricht?

Per entrare nell'Euro bisognava avere i conti in ordine. L'unione sancì un decalogo, o meglio, un poker di obiettivi da raggiungere, per dimostrare che i conti sono in ordine e che la nazione era degna di entrare nella moneta unica.

Uno dei parametri di Maastricht recitava:

Deficit/PIL entro il 3%.

Già, ma cos'e' questo deficit sul PIL?

Per deficit si intende "disavanzo pubblico", ovvero le entrate correnti meno le uscite correnti nell'anno, ovvero quanto guadagna lo stato in un anno meno quanto spende lo stato in un anno.

Solitamente gli stati spendono più di quanto guadagnano, e questo è piuttosto normale se pensate a quanto rende l'istruzione pubblica, o a quanto rende asfaltare le strade e così via.

Se pero' spendono mostruosamente più di quanto guadagnano, per esempio con una pubblica amministrazione parassita, tasse pagate da pochi e molti altri esempi, sono condannati a sprofondare nei debiti.

Un deficit al 3% del prodotto interno lordo è considerato accettabile.

L'italia oscillava intorno al 5% e non vogliamo sapere come ha fatto a rientrare nel parametro di Maastricht.

Sappiamo come ha fatto la grecia: con uno swap combinato con le banche d'affari. Ha fatto il gioco delle tre carte.

Oggi il gioco è venuto allo scoperto: il rapporto deficit/PIL della Grecia ha raggiunto il 13.6% quest'anno.

E per concludere, sempre per la serie "e ora, chi paga?"


Debiti totali: 2 volte il PIL mondiale

Secondo le stime del «Sole 24 Ore» (qui l'articolo completo) , usando vari studi e banche dati, se si sommano i debiti totali (pubblici e privati) di

  • Stati Uniti
  • area euro
  • Gran Bretagna
  • Giappone
  • Canada

si arriva a una cifra quasi difficile da pronunciare: 130mila miliardi di dollari.

Per intenderci: due volte il Pil mondiale.

O due volte e mezza la capitalizzazione di tutte le Borse del globo.

Non occorre essere esperti di economia: perfino ad una capra qualsiasi, davanti a questa semplice matematica, sorge spontanea la domanda:

e ora, chi paga?

saluti felici

Felice Capretta

venerdì 7 maggio 2010

Il Più Grande Spettacolo Della Storia Umana


in caso di ripubblicazione si prega di citare la fonte: informazione scorretta e il post originale: http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/05/il-piu-grande-spettacolo-della-storia.html

Quello che è successo ieri é oggi sotto gli occhi di tutti.

E... no, non ci stiamo riferendo alle elezioni inglesi, con un parlamento che potrebbe essere bloccato con la conseguente instabilità politica di una delle nazioni più compromesse dalla crisi economica.

E non ci stiamo riferendo nemmeno al parlamento greco, che ieri ha approvato le misure di emergenza, con dichiarazioni orwelliane dei politici al governo come “queste misure sono necessarie per evitare una depressione decennale” (mentre sono proprio le misure prese che condannano la Grecia, nella migliore delle ipotesi, ad una notte di depressione lunga 10 anni), e la popolazione radunata a festeggiare, diciamo così, fuori dal palazzo.

All’interno del palazzo, i tremebondi politici greci votavano contro l’interesse nazionale, facendo proteggere il loro alto tradimento da un debole cordone di polizia.





Il crollo verticale

Stiamo parlando della caduta verticale delle borse mondiali, che prosegue da alcuni giorni ormai. Milano ha perso più del 4% ieri. E mentre scriviamo, le prime aperture segnano ancora profondo rosso.

Le reali cause e le ragionevoli conseguenze probabilmente lo sono meno.

Oggi il sole 24 ore in prima pagina ha un articolo sul crollo di ieri.

La prima frase dell'articolo afferma che la caduta verticale del dow jones di ieri (un incredibile -9%, recuperato poi in giornata a -3%) sarebbe dovuta all'errore di un trader di Citigroup che avrebbe venduto billion anzichè million.

Un pazzo isolato.

Un errore umano.

Già.

...

Ehi, guarda, una capretta.

La sensazione forte è che quello che è stato congelato nel 2008 si sta scongelando ormai. E sta marcendo come il cibo congelato, scongelato e ricongelato.

La sensazione è che sia ormai guerra aperta per salvare quello che ormai non si può più salvare. Una assurda e disperata corsa ad accaparrarsi gli ultimi posti sulla propria scialuppa, che è comunque troppo piccola ed il mare é troppo grosso perchè qualcosa si salvi.

La sensazione é che grecia e portogallo e spagna e italia siano solo l'anello debole della catena euro, e che questa serie di attacchi siano solo l'inizio della fine dell'eurozona così come la concepiamo oggi.

La sensazione è che sia sotto attacco l'intero euro, non per antipatia o perchè siano "i buoni" che non sono, ma perchè la distruzione del mercato dei bond europei fa fuggire il denaro impazzito in cerca di un riparo nei bond americani, cosa che è effettivamente avvenuta ieri.

La qual cosa può contribuire a rimandare ancora per un pò l'inevitabile default di USA e UK, con il probabile crollo verticale e finale dell'economia mondiale, quello che è iniziato nel 2008, ma che forse è iniziato 50 anni prima, o forse ancora prima, la fine di un’epoca secolare, quello che si dispiega davanti a noi contemporanei che stiamo vedendo, unici nella storia del mondo.

Quello che si dispiega in questi anni davanti ai nostri occhi è per noi

Il Più Grande Spettacolo Della Storia Umana

Mai prima d'ora si è verificata una convergenza così grande ed intensa di avvenimenti epocali come in questi ultimi 10-20 anni ed ora, negli ultimi 2 anni e nei prossimi 2. E siamo tutti protagonisti. E siamo noi a decidere in che direzione andare.

La stabilità dello spirito è forse lo stato d’animo più funzionale per vivere tutto questo con sicurezza e serenità.

Senza dimenticare naturalmente che anche se vanno a fuoco tutte le banche del mondo, e se bruciano tutti i soldi del mondo, e se tutti gli stati faranno mai default, i fichi sugli alberi continueranno a crescere, il grano continuerà ad offrire abbondanti messi, e le galline continueranno a darci uova buonissime.

Quanto alle capre, si prega di evitare facili considerazioni sul capretto al forno! (ricordo a tutti che le capre sono più utili da vive: dal latte di capra che è particolarmente sano e digeribile, ai gustosi formaggi, all’utile attività di tosaerba e decespugliatore naturale..)

:-)

in caso di ripubblicazione si prega di citare la fonte: informazione scorretta e il post originale: http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/05/il-piu-grande-spettacolo-della-storia.html

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 5 maggio 2010

Grecia: presidente, siamo sull'orlo dell'abisso


















in caso di ripubblicazione si prega di citare la fonte: informazione scorretta e il post originale: http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/05/grecia-presidente-siamo-sullorlo.html

da swissinfo

Grecia: presidente, siamo sull'orlo dell'abisso


ATENE - La Grecia è "sull'orlo dell'abisso" ha avvertito oggi il presidente della repubblica Karolos Papoulias lanciando un appello all'unità e responsabilità di tutte le forze politiche e sociali.

Grazie all'aiuto europeo farà un passo avanti.

Ahem, cioè

Papoulias ha affermato in una drammatica dichiarazione che "il nostro paese ha raggiunto l'orlo dell'abisso: è responsabilità di tutti noi impedire che si faccia un passo nel vuoto"

Frattanto, ad Atene le manifestazioni di oggi hanno visto nuovamente la popolazione in scciopero protestare contro le drastiche cure dimagranti imposte dai "salvatori".







Infine, riceviamo e volentieri pubblichiamo (thanks Fra)


USA, il Crash immobiliare è destinato a proseguire

E' ancora un momento terribile per acquistare

Perché?

Da Patrick Killelea, ultimo aggiornamento Ven Apr 30, 2010

Traduzione (libera) di Fra

1. Perché i prezzi delle case sono in continua caduta quasi ovunque

I prezzi sono ancora pericolosamente elevati se rapportati ad entrate e affitti. Le Banche dicono che un mutuo sicuro è di un massimo di 3 volte il reddito annuale dell’acquirente, con un acconto del 20% sul pagamento.

I proprietari dicono che un prezzo di sicuro è di un massimo di 15 volte il canone annuale dell’immobile. Eppure, (negli stati) sulle coste, entrambe queste norme di sicurezza continuano ad essere disattese.

I compratori stanno ancora indebitandosi per 6 volte il loro reddito e versando solo il 3% in acconto e i venditori stanno ancora chiedendo 30 volte il canone annuo, anche dopo la recente diminuzione dei prezzi.

Gli affitti sono una riprova in termini di disponibilità di contante, che dimostra ciò che la gente può davvero pagare in base al proprio stipendio e non di quanto si può indebitare.

Sia gli stipendi e che gli affitti dimostrano che i prezzi continueranno a cadere per molto tempo.

Chiunque abbia comprato facendo un "affare" in questo periodo lo scorso anno, in questo momento sta già scontando una perdita molto dolorosa.


2. Perché è ancora molto più conveniente andare in affitto piuttosto che possedere una abitazione della stessa qualità e dimensione, nello stesso quartiere

Sulle coste, gli affitti annuali sono al 3% del prezzo di acquisto mentre i tassi ipotecari scontano il 6%, di conseguenza prendere in prestito i soldi costa il doppio di quanto non costi prendere in affitto la casa.

Gli affittuari vincono e i proprietari perdono!

Peggio ancora, i costi totali dei proprietari comprensivi delle imposte, della manutenzione e delle assicurazioni arrivano a circa il 9% del prezzo di acquisto, che è tre volte il costo dell’affitto ed elimina ogni beneficio sull'imposta sul reddito.

Comprare una casa è ancora un affare pessimo nei quartieri più ricchi, ma potrebbe avere senso in alcuni quartieri relativamente poveri, dove i prezzi sono già caduti in linea con gli stipendi e gli affitti. E’ possibile verificare se è più conveniente noleggiare o acquistare nella vostra area con la calcolatrice sul sito del NY Times.

L'unico vero segnale del raggiungimento del fondo nel calo dei prezzi è un prezzo abbastanza basso da permettere che l’affitto della casa vi consenta di ottenere un profitto.

Allora saprete che è sicuro acquistare per voi stessi, perché l’affitto permette di coprire il mutuo e tutte le spese necessarie, eliminando la maggior parte dei rischi. La regola di base per un acquisto sicuro è dividere l’affitto annuale per il prezzo di acquisto della casa:

  • affitto annuo / prezzo di acquisto = 3% significa non comprare
  • affitto annuo / prezzo di acquisto = 6% significa il limite
  • affitto annuo / prezzo di acquisto = 9% significa ok comprare


Così, per esempio, è al limite pagare 200.000 dollari per una casa che ha un canone mensile di affitto di 1.000 dollari. Che significa un costo di $ 12.000 all'anno in affitto. Il che equivale ad un acquisto contraendo un mutuo al 6%, che corrisponde a 12 mila dollari all'anno di interessi.

I proprietari possono pagare gli interessi con un costo ante imposte, ma questo beneficio è di gran lunga inferiore rispetto all’aver contratto un debito eterno e dal dover pagare la tassa di proprietà.

E' sciocco di pagare $ 400.000 per quella stessa casa, perché l’affitto costerebbe solo la metà all'anno, e gli affittuari sono completamente al sicuro da una eventuale caduta dei prezzi delle case.


3. Perché è un pessimo momento per comprare quando i tassi di interesse sono bassi, come adesso

I consulenti semplicemente mentono senza alcun pudore su questo fatto fondamentale. I prezzi delle case scendono quando i tassi di interesse aumentano, perché un pagamento di ammontare costante ripaga una rata mensile di mutuo inferiore ad un tasso d'interesse più elevato.

Dal momento che i tassi di interesse non hanno altra possibilità che aumentare, i prezzi non hanno altra alternativa che calare. Il modo per vincere la partita è di avere la disponibilità per acquistare in contanti, a un prezzo ridotto, quando gli altri non potranno più prendere a prestito grandi cifre, a causa della crescita dei tassi di interesse.

Quindi si otterrà un prezzo basso e un apprezzamento del capitale, a causa della caduta dei tassi d'interesse. Acquistare in un periodo di bassi tassi di interesse e alti prezzi, come ora, è un errore per entrambe le ragioni.

E' di gran lunga meglio pagare un prezzo più basso con un tasso di interesse elevato che un prezzo elevato con un tasso di interesse basso, anche se il rimborso del capitale rimane lo stesso in entrambi i casi.

- Le tasse sulla proprietà saranno inferiori con un prezzo d'acquisto basso.

- Un prezzo basso ti dà la possibilità di ripagare il debito invece di rimanere schiavo del debito per sempre.

- Nel caso in cui i tassi di interesse dovessero scendere, il valore della casa aumenterebbe.

- Pagare un prezzo alto ora potrebbe portarti “sotto acqua”, il che significa avere un debito superiore al valore della casa. Quindi non sarai in grado di rifinanziarti perché non avrai capienza, e non sarai in grado di vendere senza subire una perdita. Anche se otterrai un mutuo di lunga durata e a tasso fisso, quando i tassi saliranno inevitabilmente il valore del tuo immobile andrà giù.

Pagare un prezzo basso minimizza il tuo danno.


4. Perché gli acquirenti si sono già indebitati troppo e non sono in grado di rimborsare i propri debiti

Lo hanno fatto per case che ora valgono meno del prestito. Questo significa che la maggior parte delle banche sono in realtà in bancarotta.

Ma dal momento che le banche hanno amici a Washington, loro ricevono un trattamento speciale di cui tu non godi. La Federal Reserve stampa balle di nuovo contante per comprare mutui senza valore dalle banche più irresponsabili, rallentando la deflazione dei prezzi, amica degli acquirenti, e socializzando le perdite delle banche.

Come se questo non fosse sufficientemente indice di corruzione, il Congresso ha autorizzato l’utilizzo di una grande quantità di denaro dei contribuenti per i salvataggi col piano TARP, perche venissero prestati alle banche peggio dirette, quelle che già avevano scommesso sui mutui e avevano perso.

La Fed e il Congresso stanno consentendo alle banche "espandi e pretendi" che i loro prestiti ipotecari vengano rimborsati.



5. Perché gli acquirenti hanno utilizzato troppo il leverage

Il Leverage è l’uso del debito per amplificare il guadagno. La maggior parte della gente dimentica che il debito amplifica altrettanto anche le perdite. Se un acquirente utilizza il 10% del capitale proprio e la casa perde il 10%, sulla carta ha perso il 100% dei suoi soldi. Se è costretto a vendere a causa della perdita del proprio lavoro o per una variazione dei tassi, ha perso il 100% anche nella realtà.

Il fatto vero è che un affittuario – sempre che voglia e sia capace di risparmiare il proprio denaro – è in grado di comprare una casa in contanti nella metà del tempo che un acquirente convenzionale impiega a rimborsare il proprio mutuo.

Gli interessi generalmente ammontano a più della metà del costo della casa. Il risparmiatore / affittuario non solo non paga interessi, ma si prende anche gli interessi sul suo risparmio.

Sui profitti degli aumenti immobiliari ottenuti tramite il leverage, solitamente presentati come il "segreto" per la ricchezza, non si può più contare, e possono altrettanto facilmente operare contro l'acquirente. In realtà, il leverage è il pericolo che ha causato i guai ai piccoli acquirenti.

Sono soprattutto le case di fascia alta ad essere esposte ad un calo enorme dei prezzi, dal momento che non c'è più una falsa valorizzazione sulla carta per la vendita di una proprietà prima sopravalutata. Senza quella valorizzazione, la maggior parte delle persone non hanno i soldi necessari per un acconto per una casa costosa. Infatti ci vuole molto tempo per risparmiare il necessario per un anticipo del 20% quando uno sta ancora rimborsando le rate del mutuo di una casa “sotto acqua”.

Ma è anche peggio. I prezzi delle case non devono neppure diminuire per causare grandi perdite. Il costo per la vendita di una casa è del 6% a causa della corruzione della lobby degli agenti immobiliari nei confronti dei legislatori degli Stati Uniti. Su una casa di 300 mila dollari, c’è una perdita di 18 mila dollari anche se i prezzi rimangono stabili. Quindi un calo del 4% dei prezzi delle abitazioni provoca l’insolvenza di tutti coloro che investono con il 10% di capitale o meno.



6. Perché la bolla immobiliare non è stata trainata dalla domanda e dall'offerta.

C'è una enorme offetra a causa della iper-cementificazione, e c'è meno domanda, ora che la generazione dei baby boomers sta andando in pensione e vendendo. I prezzi nella bolla, anche ora, sono completamente una funzione di quanto le banche sono disposte a prestare. La maggior parte delle persone si indebita per quanto più gli è possibile, per importi che sono completamente slegati dai loro stipendi o dal valore locativo della proprietà.

Le banche si sono dimostrate disponibili a soddisfare i mutuatari più pazzi, perché il controllo del governo degli Stati Uniti da parte dei banchieri ha significato per le banche non dover ancora riconoscere le loro perdite, o poter riversare le perdite sui contribuenti attraverso le agenzie governative come la FHA.


7 .Perché c’è un massiccio e crescente accumulo di insolvenze latenti

Milioni di proprietari hanno semplicemente smesso di pagare i loro mutui e le banche non stanno facendo nulla, lasciando il proprietario vivere in casa gratuitamente. Se una banca pignora ed espropria una casa, diventa responsabile per le tasse di proprietà e la manutenzione.

Le banche non gradiscono tali costi.

Se successivamente una banca vende quanto espropriato ai prezzi correnti, la banca è costretta ad esplicitare la perdita sul credito. Le banche gradiscono questi costi ancora meno. Quindi c'è uno tsunami di pignoramenti in previsione che le banche stanno ignorando, per ora.

Prevenire un esproprio giustificato vuol dire prevenire che una famiglia in difficoltà compri quella casa ad un prezzo basso. Un giorno questi pignoramenti ripuliranno il panorama, decimando i prezzi, e permettendo che milioni di famiglie beneficino di comprare una casa senza un livello di indebitamento suicida, e magari senza alcun debito del tutto!

Perché gli articoli della stampa non menzionano mai di giovani famiglie felici che acquistano alla fine una casa ad un prezzo scontato?



8. Perché i primi acquirenti sono stati tutti spietatamente sfruttati e la presenza di nuove vittime è molto bassa

From The Herald: "Siamo stati tutti corrotti dal boom edilizio, in una certa misura. Le persone parlavano continuamente di come le loro case stavano guadagnando più di quanto non fosse mai successo, non chiedendosi mai da dove venisse tutto questo denaro.

Beh, la verità è che stava venendo rubato alle nuove generazioni. L’aumento del prezzo delle case non produce ricchezza, si limita a trasferirla dai giovani ai vecchi - dalla prossima generazione di famiglie, che devono caricarsi di debiti colossali se vogliono averne la proprietà, a quella dei baby boomers, che stanno per andare in pensione e vivere sui profitti che fanno ritirandosi ".

L'inflazione dei prezzi delle case è stata molto ingiusta nei confronti delle nuove famiglie, specialmente quelle con figli.

E' folle per loro di acquistare agli attuali prezzi elevati, mentre i capi di governo non parlano mai di come prezzi delle case più bassi siano un bene per le famiglie americane, preferendo invece sacrificare il bene dei più giovani e dei più poveri a tutto beneficio dei più vecchi e dei più ricchi, e per assicurare ai banchieri di avere intatti i debiti che assicurano lauti interessi.

Ogni programma “di sostegno” porta a supportare i prezzi, trascinando gli acquirenti più a fondo nel loro debito. Un aumento del debito non è un sostegno, è solo un procrastinare la resa dei conti nel futuro. Per aiutare davvero gli americani, Fannie Mae e Freddie Mac e il FHA dovrebbero essere completamente eliminati, unitamente ad una eliminazione degli interessi sui mutui. Il Canada non ha alcuna detrazione degli interessi sui mutui e ha un mercato immobiliare più accessibile e stabile.

Il governo finge di essere interessato agli alloggi a prezzi accessibili, ma ora che questi stanno diventando veramente accessibili per il calo dei prezzi, vogliono fermarne il calo? Le loro azioni parlano più delle loro parole.


9. Perché i baby boomers vanno in pensione

Ci sono 70 milioni di americani nati tra il 1945-1960. Un terzo sono senza previdenza. I più vecchi hanno 64 anni. Il solo denaro che hanno è il valore di una casa, quindi devono vendere. Questo aggiungerà un ulteriore diluvio di case sul mercato, ad abbassare i prezzi ancora di più.


10. Poiché vi è un eccesso enorme di nuove case vuote

I costruttori sono costretti ad abbassare i prezzi ancora più velocemente dei proprietari, perché i costruttori devono vendere per mantenere i loro affari in vita. Hanno bisogno dei soldi ora. I costruttori hanno enormi quantità di immobili in giacenza che non possono vendere ai prezzi correnti, e sempre più case vengono finite con il trascorrere dei giorni, rendendo ancora peggiore il crollo dell’immobiliare.

[end]

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saluti felici

Felice Capretta