martedì 30 settembre 2008

Ieri lunedì nero

La notizia del crack clobale divide a metà la prima pagina di Leggo con un'altra notiziona altrettanto rilevante. Ilaria D'Amico condurrà altri programmi e si ispira al suo modello: Lilli Gruber. Molto interessante.

Lasciamo perdere per il momento la brillante conduttrice e torniamo ad un tema da prima pagina.

Ieri ennesimo tonfo dei mercati.
Oggi si parla del Lunedì Nero di ieri.

E' proprio divertente vedere come i media tradizionali cercano ancora di nascondere l'evidenza, tentando di ammantare la giornata di ieri di un'aura da caso isolato o quasi.

In realtà siamo davanti ad una crisi sistemica, che affonda le sue radici nel tessuto stesso del meccanismo del credito.

Accadde lo stesso il giorno del famoso martedì nero di wall street del '29.
Fu, secondo i media, il giorno del tracollo, il giorno dell'inizio della Grande Depressione.

A leggerla così, sembra proprio che tutto sia dovuto ad una brutta ed inspiegabile giornata.

La realtà è un po' diversa. In realtà, quel giorno fu solo l'ultimo di una serie di crolli di una lunga discesa senza freni.

Quel giorno la crisi economica raggiunse proporzioni così evidenti da non poter essere più negata o celata. Ma le radici, le ragioni, il seme stesso di quella crisi germoglio' molto tempo prima.

Basta guardare il grafico per capire che in realtà il martedì nero di wall street non è stato che l'ultimo crollo di una lunga serie, e che la crisi in realtà è iniziata ben prima.














Qui uno zoom, dal quale si deduce che il declino è inizato nei primi mesi del 1929, quindi almeno 6-8 mesi prima del famigerato Martedì Nero.



Ugualmente da Maggio vediamo le cadute di tre indici: NYSE composite, S&P500, Dow Jones.


Sul fronte liquidità: nella notte la Banca Centrale del Giappone ha annunciato che immetterà quasi 20 miliardi di euro nel sistema. Lodevole intento, ma ne servirebbero tipo 20.000...

Belgio, Francia e Lussemburgo inietteranno 6,4 mld in Dexia che scricchiola forte, mentre negli USA Wachovia è stata salvata da Citigroup che diventa così la terza banca d'america.

Finchè tiene..

Restiamo sintonizzati per le dichiarazioni di Semper Fidelis Mario Draghi!
Ve le anticipiamo comunque:

"la crisi economica in atto bla bla la ripresa è possibile a patto che bla bla i fondamentali restano solidi blah"

Qualcuno ad uscire allo scoperto ed invoca un'autorità monetaria mondiale.
Chi controlla la moneta controlla l'economia, e chi controlla l'economia controlla questo mondo.
Lo dice anche Samuel Rotschild in questa lettera evocata dall'utente Gaia tra i commenti:

"denaro e potere sono sinonimi ed il potere deve essere concesso in modo selettivo"

[...]

"è tempo di circoscrivere il potere dei banchieri di creare denaro"


Originale Financial Times
Traduzione su Nuovo Ordine Mondiale

Aggiornamenti in futuro.

Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 29 settembre 2008

La peste arriva in Europa

Felice settimana a tutti. La prima notizia del lunedì mattina, come se non bastasse il fatto che E' effettivamente lunedì mattina, è la vittoria del milan nel derby milanese.

Molto interessante.

22 giocatori divisi equamente tra squadra blu e squadra rossa prendono un pallone a calci. 80.000 persone vanno a vederli da lontano e mezzo mondo ne scrive le gesta inchiostrando giornali che, peraltro, avrebbero avuto molto altro di cui scrivere oggi.

Giusto un paio tra i molti fatti critici che la stampa si è lasciata sfuggire...:

- La peste dei mutui si estende all'Europa
- Il piano Paulson
marcia a tappe forzate verso l'approvazione.


Vediamo la prima.

Fortis, gruppo bancario belga-olandese, proprietario del noto brand ABN AMRO, sarà parzialmente nazionalizzato. Notizia di oggi, decisione presa ieri a mercati chiusi e famiglie in picnic, ignare. Ne dà notizia l'attenta Swissinfo, unico media apparentemente interessato al collasso dell'economia mondiale:

BRUXELLES - Il gruppo bancario belga-olandese Fortis sarà parzialmente nazionalizzato. Prevede questo il piano di salvataggio approvato dal consiglio dei ministri belga dopo una riunione fiume alla quale hanno partecipato al massimo livello tutte le autorità politiche e bancarie interessate alla vicenda, compreso il presidente della BCE, Jean-Claude Trichet.

[...]

i tre Paesi del Benelux entreranno nel capitale di Fortis investendo 11,2 miliardi di euro di cui 4,7 miliardi il Belgio (che deterrà il 49% di Fortis Bank Belgium), 4 miliardi i Paesi Bassi (che deterranno il 49% di Fortis Bank Nederland) e 2,5 miliardi il Lussemburgo (che deterrà il 49% di Fortis Banque Luxembourg).

[...]

Il piano di salvataggio di Fortis si è reso necessario dopo che nel corso dell'ultima settimana il titolo del colosso bancario belga-olandese era precipitato in Borsa, perdendo fino al 23% sulla piazza di Amsterdam e trascinando al ribasso quasi tutti i listini bancari europei. Il tonfo è stato causato soprattutto dalle insistenti voci secondo cui Fortis versava in gravi difficoltà sul fronte della liquidità, con seri rischi di solvibilità. Voci rafforzate venerdì scorso dalla decisione di Fortis di cedere asset per 5-10 miliardi di euro. Il gruppo belga-olandese, tra l'altro, ha già subito perdite per circa 2 miliardi di euro in seguito alla crisi dei subprime.

11,2 miliardi di iniezione di liquidità.
Noccioline, rispetto al buco da quasi 700 miliardi USD di Lehman Bros.

Fortis, solo un paio di settimane fa, smentiva categoricamente un imminente aumento di capitale. Sarà che si erano accorti che stavano andando in malora e che avrebbero accollato il debito al taxpayer del benelux?

Finanzaonline.com - 16.9.08/17:59

In una nota stampa, Fortis ha messo in evidenza come le indiscrezioni circolate con insistenza in quest'ultimo periodo sul titolo abbiano fornito delle informazioni false riguardanti un possibile e imminente aumento di capitale da parte della società. Il gruppo bancario belga ha, pertanto, smentito "categoricamente" questi rumours.

Categoricamente, già..

Le cose non vanno meglio nè in UK, dove già Northern Rock ha fatto le spese della tempesta perfetta, nè in Germania.

In UK, infatti, il governo sarebbe pronto a salvare
Bradford and Bingley. Secondo la BBC, il settore risparmi sarà rifilato al Banco di Santander. Affare da 0,5 miliardi di euro. Noccioline.

Financial Times Deutschland ci informa invece che la Hypo Real Estate, banca tedesca specializzata in mutui, sarebbe prossima al collasso. Sono in corso alcune disperate trattative tra banche d'affari per il salvataggio. O dovremmo dire sciacallaggio...?

Sentiremo domani cosa ci racconteranno, davanti a questo scenario apocalittico, i giornalisti embedded invitati in modalità zerbino al
Financial Stability Forum, un evento dal nome molto evocativo, convocato ad Amsterdam - guarda caso.

Presiederà Mario Draghi, meglio noto come "Semper Fidelis" per la sua nota relazione incestuosa con Goldman Sachs.

La peste è in Europa, e questi si ingozzano di salmone mentre cercano il modo per di salvare le chiappe (perdonate il linguaggio caprino) dei loro potenti amici, lasciando che milioni di persone vadano a finire in mezzo alla strada.

Consigliamo vivamente la lettura del Manzoni.

Ci sarebbe molto da scrivere ancora sul secondo punto relativo al piano Paulson, ma vi rimando all'ottimo Diario della Crisi Finanziaria per gli opportuni approfondimenti.

Non è il Manzoni, ma è ben documentato quando si tratta di peste finanziaria.

Saluti felici e sacchettini di lavanda

Felice Capretta



venerdì 26 settembre 2008

La paura e il controllo

"Devo costantemente mettere in pericolo la Francia affinchè io la possa salvare". Una frase, questa, attribuita a Napoleone.

La paura è uno dei più potenti driver del controllo.

Non stupisce dunque che i cosiddetti media dedichino il 95% dello spazio ai fatti più cruenti e generatori di terrore.

Leggiamo oggi sulla stampa, tra un maiale gigante (no, non è mai stato eletto) e un macellaio squilibrato, l'indagine condotta dal Censis sulla percezione delle paure degli abitanti delle metropoli.

Il 90,2% della popolazione di queste città dice di avere almeno qualche piccola ansia quotidiana, mentre il 42,4% avverte con maggiore intensità una o più angosce.

Ma guarda un po' che combinazione.

E vogliamo parlare del cosiddetto terrorismo?

Terrorismo? da wikipedia:

Il terrorismo è una forma di lotta politica che consiste in una successione di azioni clamorose, violente e premeditate (attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, ecc.) ai danni di nazioni, governi, gruppi etnici o fedi religiose.

In genere, le azioni terroristiche hanno per scopo principale non tanto la distruzione e la morte in sé, foss'anche su vasta scala, quanto la risonanza mediatica che le azioni stesse hanno: si sfruttano i mass-media come cassa di risonanza che, amplificando le gesta dei gruppi terroristici, ne creano la "leggenda";un'aura di potenza richiama nuovi aderenti alla causa e scoraggia la popolazione dall'opporsi. Scopo finale e' la modifica (o la distruzione) dello status quo.


A fronte di qualcuno che semina il panico per cambiare lo status quo, si rende necessario qualcuno che mantiene lo status quo. Terrosimo e potere fondato su paura e controllo si sostengono a vicenda come le colonne bianca e nera sostengono l'architrave.

Il terrorismo come necessario sostegno di un controllo sociale basato sulla paura.

Non stupisce scoprire che certi poteri abbiano creato, fomentato e gestito il cosiddetto Terrorismo proprio al fine di mantenere lo status quo.

Oggi vi lascio con le parole di V.

Sono tratte dall'ottimo film V for Vendetta, di cui consiglio vivamente la visione. I fratelli Wachowski, già creatori del triplice capolavoro Matrix, hanno aggiunto al titolo il claim "non sono le persone che dovrebbero aver paura dei governi. sono i governi che dovrebbero aver paura delle persone". Sagge parole. Ed ora, a voi V:

And the truth is, there is something terribly wrong with this country, isn't there?

Cruelty and injustice, intolerance and oppression.

And where once you had the freedom to object, to think and speak as you saw fit, you now have censors and systems of surveillance coercing your conformity and soliciting your submission.

How did this happen? Who's to blame?

Well certainly there are those more responsible than others, and they will be held accountable, but again truth be told, if you're looking for the guilty, you need only look into a mirror.

I know why you did it. I know you were afraid.

Who wouldn't be? War, terror, disease. There were a myriad of problems which conspired to corrupt your reason and rob you of your common sense.

Fear got the best of you, and in your panic you turned to the now high chancellor, Adam Sutler. He promised you order, he promised you peace, and all he demanded in return was your silent, obedient consent.

A fine film, Libertà per tutti.

Saluti felici

Felice Capretta

ps: aggiornamento sulla crisi di liquidità: è saltata washington mutual per soli 2 mld usd. Rilevata da JP Morgan. Aggiornamento sul piano Paulson: fumata nera nella notte a Capitol Hill! Se perfino i senatori non si lasciano travolgere dalla paura, vuol dire che Paulson sta cercando di farla davvero grossa. Si continua a trattare.

giovedì 25 settembre 2008

L'agenda rallentata

Le richieste di Paulson per l'approvazione di un patriot act finanziario trovano sorprendentemente qualche resistenza da parte del parlamento a stelle e strisce.

E così, la scimmietta in difficoltà si presenta alla nazione con un videomessaggio di 15 minuti in cui caldeggia vivamente l'adozione della misura assolutista.

Attenzione, mentre Tgcom ci propina la consueta pornospazzatura di cronaca (qui un inutile articolo sull'altrettanto inutile ma pruriginoso caso Meredith).

Swissinfo, invece, è un giornale online più normale e ci racconta del primo ammiccamento al colpo di stato palese.

Poche ore prima dell'intervento di Bush, il colpo di scena: McCain, convinto che il piano non sarebbe stato approvato, chiede di sospendere la campagna elettorale e di rinviare il primo dibattito con Obama, in calendario domani. Obama rifiuta, ma i due pubblicano una dichiarazione congiunta con l'impegno a risolvere la crisi in maniera bipartisan.

Interessante...ebony and ivory live together in perfect harmony

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 24 settembre 2008

Disastri e potere

Molto spazio viene dato oggi all'ennesimo disastro stile Columbine avvenuto in Finlandia per mano di Matti Saari. Ennesimo emulo del duo di Columbine.

Per una volta concordiamo con le scelte editoriali di alcuni giornali di oggi e riconosciamo il giusto spazio al fatto di cronaca.

Leggiamo però la consueta insistenza sulla pornografia dei dettagli. Il giovane si è sparato alla testa, anzi no, all'orecchio, anzi, il giovane ha tentato di spararsi ma è stato bloccato dagli agenti, anzi il giovane si è proprio suicidato.

Mhm. Tgcom orgogliosamente presenta in prima pagina della sezione video il filmato pubblicato su youtube dal giovane in questione. Si vede lui che spara. Molto utile per la pornocronaca, totalmente inutile per la comprensione delle cause.

Certo si poteva usare quella banda e quell'inchiostro per indagare un po' di più sulle cause che portano alcuni giovani ad (apparentemente) impazzire di botto, vestirsi di nero e sparare sui compagni di classe.

Non trovate anche voi che ci sia qualcosa di strano in tutto questo?
Non è normale. E' un fatto ben strano.

Dovremmo fermarci e chiederci le cause di tutto questo. In modo approfondito.
Se sono veramente gesti isolati (evidentemente non lo sono, visto che ogni 2/3 anni ne capita uno), se c'e' dietro qualcuno o qualcosa, se è il nostro modello sociale o socioeconomico che causa tutto questo.

Poco spazio viene invece dato ad un altro evento molto interessante, collegato alla attuale crisi di liquidità.

Il ministro del tesoro americano, Paulson (ex Goldman Sachs per chi non lo sapesse), sta percorrendo in campo finanziario la strada indicata dai gruppi di potere che controllano la Casa Bianca all'indomani dell'11 settembre.

Pochi giorni dopo il disastro del 9/11, Bush emano' il Patriot Act, con il quale concentro' a se' un enorme potere, che tuttora puo' esercitare in qualsiasi momento. Il tutto a parlamento chiuso, con i senatori terrorizzati dall'antrace. Per la cronaca, l'antrace risulto' appartenere ad un ceppo militarizzato disponibile solo in alcuni laboratori avanzati degli USA.

Pochi giorni dopo il disastro dei mutui, Paulson chiede ed ottiene il TARP, con il quale concentra a se' un enorme potere in ambito finanziario. Non sappiamo se e quanto lo eserciterà. L'idea del TARP è quella di creare un fondo dotato di liquidità in cui far confluire tutti i titoli tossici di tutte le banche.

700 mld di dollari di fondo.
Sarebbero stati sufficienti appena a salvare lehman brothers.

La crisi di liquidità dei mutui ammonta a.. nessuno sa veramente a quanto ammonta, ma si puo' stimare che ci vogliano alcune centinaia di quei fondi per coprire tutto, se non migliaia. Ecco perchè Paulson batte cassa a Bruxelles.

A proposito della mossa di Paulson, leggiamo Marco Sarli ed il suo consigliatissimo "diario della crisi finanziaria":
[...] il nuovo mega financial bailout partorito dalla fervida mente di Paulson corre seriamente il rischio di tradursi in una clamorosa riedizione del flop del progetto elaborato sempre da lui nel settembre del 2007, quando, tra rulli di tamburo, fanfare e gli osanna degli innumerevoli analisti, commentatori e giornalisti del tutto embedded alle logiche del capitale finanziario, disse che bastavano i cento miliardi di dollari messi a disposizione dalle tre maggiori istituzioni finanziarie statunitensi per la realizzazione del Master Enhance Liquidity Conduit, prontamente ribattezzato il Conduit dei Conduit, che fece parlare di sé per tre mesi e poi scomparve all’improvviso nel nulla [...]


Consigliatissima anche la lettura di questo articolo di Counterpunch tradotto dai valenti redattori di Comedonchisciotte.

Resterà poi da coprire la crisi del credito, innescata dalla crisi dei mutui come una bomba a fusione nucleare viene innescata da una bomba atomica.

Il buco da coprire è più grande del PIL di tutto il pianeta, e sta per saltare per aria.

E queste carogne ne approfittano per gettare le basi per una dittatura.

Adolf Hitler, vi ricordo, concentro' quel potere su di se' esattametne nello stesso modo.

Era vestito di nero e sparava all'impazzata..

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 19 settembre 2008

Fede e Costanza

Il Capretta è partito in delirio apocalittico-religioso a seguito della crisi di liquidità, direte voi.

Adesso tira fuori il rosario, qualcuno avrà pensato.

E invece no, vi parlo di Fede e Costanza, in questa bella foto: sono le Nuove Veline di Striscia La Notizia, incoronate nientemeno che dal mitico Ezio Greggio.

Molto interessante. Notizia da prima pagina.

Infatti, grazie ai pervicaci giornalisti di Metro News, questa notizia campeggia in prima pagina su Metro di oggi, un po' di spalla però - il pieno della prima pagina è dedicato alla crisi Alitalia.

E' fallita la scalata CAI, capirai che novità.

Come se nessuno sapesse che la questione Alitalia è di carattere politico e non economico. Alla ricerca di un capro (!) espiatorio, si addosserà la colpa di tutto a qualche morto o le fazioni si rimbalzeranno la responsabilità in eterno. Bel teatrino.

Nessun cenno, nel grande giornale che in metropolitana leggono praticamente tutti, al Grande Crollo economico attualmente in corso.

Ve ne regalo una.

«Anche se può apparire superficialmente simile alle implosioni di giganti da investimento come Fannie Mae, Freddie Mac e Lehman, l’acquisto della AIG è differente, e significa che il mercato è entrato in una fase anche più pericolosa. Ciò che provoca il crollo della AIG non sono i mutui o l’immobiliare, ma la paura che le enormi posizioni della AIG nei ‘credit default swaps’ si sfascino.

Il mercato dei derivati sul credito è 50 volte più grosso del mercato dei derivati basati sui mutui subprime, e anzi più grosso dell’intera economia mondiale: 62 trilioni (migliaia di miliardi) di dollari»


Daniel Amerman, CFA di Invesco. (courtesy www.effedieffe.com)

Tanti saluti. Felici.

Felice Capretta

mercoledì 17 settembre 2008

Oggi tocca a....

....AIG. Salvato il colosso assicurativo.
Il Sole 24 Ore significativamente titola

Il salvataggio di Aig evita l'apocalisse sui mercati

"evita".... diciamo che la pospone di qualche ora.

Saluti felici e indossate il paracadute!

Felice Capretta

lunedì 15 settembre 2008

Addio Lehman

Addio Lehman Brothers!

L'enorme banca d'affari sauta il mercato dopo anni di gloriose battaglie e affonda miseramente nelle acque fetide da lei stessa inquinate, per una eterna ed inevitabile legge del contrappasso.

I mercati patiscono e tremano per l'ennesima volta, come se fosse una novità.

Merrill Lynch, invece, si è salvata, forse grazie anche alla disperata mossa del suo timoniere, che poco tempo fa ha fatto in modo di liberarsi di una quantità enorme di titoli strutturati a 22 centesimi di dollaro. Bank of America ha messo sul tavolo 44 mld di dollari e tanta buona volontà.

Nel frattempo, Bank of America, Citibank, Barclays, Credit Suisse, Ubs, JpMorgan, Merrill Lynch, Goldman Sachs, Deutsche Bank e Morgan Stanley hanno messo insieme un fondo da 50 mld di dollari.

Un guscio di noce, rispetto al transatlantico che servirebbe per tagliare le onde del crollo economico.

Su Metro di Milano, il più letto dai pendolari, nessuno si è accorto del crollo di Lehman Bros. Molto inchiostro è stato usato, invece, per tutti i dettagli sull'assassinio del ladro di biscotti del baracchino vicino alla Centrale.

Questione di priorità.

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 12 settembre 2008

Il delirio messianico della Palin

Il mondo non è collassato dentro ad un buco nero (ma si sono verificati 4 terremoti nel mondo, singolare coincidenza).

Nel frattempo, i giornali danno gran voce al dibattito sulla prostituzione: non sarà più legale in strada, in casa non sarà legale ma non sarà reato. Interessante disquisizione sulle zone del sesso a pagamento a Milano su Metro di oggi: in quella piazza la prostituzione maschile, su quell'altro viale i trans.

Molto interessante.

Neanche una riga, invece, sulle deliranti affermazioni messianiche della candidata Palin.

"La Rivoluzione delle rose, la rivoluzione arancione, ci hanno mostrato che queste nazioni democratiche hanno diritto a stare nella Nato"

Bello. Gli stati fantoccio creati dagli americani in seguito alla strategia del Grande Scacchiere hanno diritto a stare nella Nato.

Qualcuno dirà che è solo una boiata.

Leggiamo le conseguenze di questa boiata, riguardo alla possibilità di fare guerra alla Russia:

"Forse sì, questo è l'accordo che prendi quando sei un alleato della Nato. Se un altro paese viene attaccato, devi aspettarti di venir chiamato in aiuto"

Professor Falken, giochiamo alla guerra termonucleare globale?

E il delirio non si ferma qui. La Palin dichiara di...

"essere convinta che vi è un progetto per questo mondo e che questo progetto sia per il bene. Penso che vi sia grande speranza e grande potenziale per ogni paese per vivere e veder protetti i suoi diritti inalienabili che sono dati da Dio. Credo che questi siano i diritti alla vita, alla libertà e all'inseguimento della felicità. Questo, a mio giudizio, è il grande piano del mondo"

Il diritto inalienabile ad essere aggrediti e massacrati.

Bello, il mondo che va alla rovescia.

Comunque, figuraccia misera sulla bush doctrine (poteva essere diversamente?)




Ridateci il buco nero! Almeno quello sarebbe stato imparziale.

Saluti felici

Felice Capretta

giovedì 11 settembre 2008

Oggi 11 settembre

Sette anni fa l'orribile attentato terroristico di Al Quaeda.

Dirottatori armati di taglierini mettono in scacco lo spazio aereo più protetto del mondo e blah blah propaganda blah crolli per le temperature altissime blah manovre perfette blah l'edificio 7 è caduto per i danni strutturali blah.

Per sfuggire alla propaganda tanto blaterante quanto martellante, oggi più del solito, consiglio un'attenta lettura della Sezione 11 Settembre di luogocomune.net . Ottima documentazione. I più pigri potranno procurarsi una copia del film Inganno Globale degli stessi autori.

Se per caso avete già qualche dubbio sulla versione ufficiale, la lettura è un must. Se credete ancora alla propaganda costruita 7 anni fa, la lettura è un doppio must...!

Saluti felici

Felice Capretta

martedì 9 settembre 2008

Di nuovo sotto

Naturalmente quello di ieri non era che un fuoco di paglia. Oggi i mercati sono di nuovo sott'acqua e chi ha investito in borsa torna in apnea (e trattiene il fiato finchè puo'), come fa l'Orso che nuota in mare.

Dimenticavamo un dato, ieri: fannie mae e freddie mac hanno bruciato in borsa circa il 90% del loro valore prima di essere "salvate". Evviva! Cappellino e trombetta!

Per i più alfabetizzati di voi in materie economiche, suggerisco di seguire l'evoluzione della Tempesta Perfetta sul blog "Diario della Crisi Finanziaria" .

Passiamo a temi più discussi.
Il buco nero che domani, 10 settembre, inghiottirà la terra, già.
Ha occupato la prima pagina di alcuni giornali gratuiti.
Sinceramente non so se ridere o preoccuparmi sul serio.

Se per caso il mondo andrà a male, mentre il buco nero vi inghiottirà cercate almeno di trattenere la vostra consapevolezza. Questa vostra esistenza sarà servita a qualcosa.

In ogni caso, questa storia del buco nero è un ottimo modo per mandare in secondo piano questioni più interessanti, come per esempio il rapimento di un capo di stato straniero.

Rafi Eitan, ministro israeliano dei pensionati, ha sussurrato durante un'intervista la possibilità di catturare il presidente Iraniano Ahmadinejad per condurlo davanti al tribunale internazionale dell'Aja.

Sotto quale accusa, nè sotto quale reato, non è dato sapere. Il giornalista di Der Spiegel è rimasto alquanto perplesso. "Dice sul serio?" ha chiesto il giornalista. "Dico sul serio", ha risposto il ministro, ex agente del Mossad.

Mossad + Alzheimer, un bel cocktail esplosivo.

Che dire ancora? Federer resta il migliore tra gli zanzarieri professionisti, e Quaresma, infaticabile inseguitore di palle di cuoio colorate, è dell'Inter.

Mentre il grano scende del 42%, il petrolio torna nei dintorni dei 100 USD al barile, e però bisogna fare i debiti per comprare pane, pasta e maionese come prima con i prezzi alle stelle, e nessuno conduce un'inchiesta vera sul PERCHE'.

Torneremo su questo.

Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 8 settembre 2008

Festeggiamo tutti insieme

Vi prego di notare l'acuto titolone del Tgcom di oggi.

Interessante, come funziona la macchina della propaganda.

Dunque, vediamo. L'economia americana è pressochè agonizzante. Tokio è impegnata in una caduta senza freni da mesi ormai. Settimana scorsa abbiamo avuto l'ultimo crollo generalizzato dei mercati.

In questo scenario da pietrone al collo, o meglio, da anfibio chiodato al piede (onde prendere a calci nel didietro i responsabili), succede che Fannie Mae e Freddie Mac sono comatose e non falliscono solo per l'intervento del governo.

Perfino Paulson, ex Goldman Sachs

"Fannie Mae e Freddie Mac sono così vasti e così interconnessi nel nostro sistema finanziario che un fallimento dell'uno o dell'altro provocherebbe una grande tempesta nei mercati finanziari qui in patria e in tutto il mondo"

E invece... leggiamo da Tgcom:

Bush ha salvato i mutui americani
le borse festeggiano con rialzi super

Ehm, scusate, due istituzioni quasi centenarie, le fondamenta del mercato dei mutui, sono collassate e sono in terapia intensiva governativa.

Le borse da due anni scendono a picco, qui sotto il Nikkei




Mi spiegate cosa c'e' da festeggiare?

Forse che il salvataggio rinvia il Grande Crollo di qualche giorno...?

Miraggio e propaganda. Il Grande Crollo è già qui.

Lo stiamo già vivendo.

Saluti felici

Felice Capretta

Calma apparente

La politica cerchiobottista europoide, ed in particolare la posizione supercompromissoria del Nano e la Volpe, sembrano aver temporaneamente addormentato la Tigre Siberiana.

Diamo la parola a Medvedev, che si è dichiarato disponibile ad una eventuale "conferenza di stabilizzazione del Caucaso" a Roma:

"Durante la guerra l'Italia ha avuto un atteggiamento equilibrato e ragionevole, confermato anche al vertice Ue di ieri a Bruxelles. Ne siamo riconoscenti all'Italia."


E ancora, sugli Stati Uniti:

"Hanno sostenuto la Georgia e la sua macchina militare [...] è certo che consiglieri e specialisti americani fossero in campo in Georgia"

"Il signor Saakhasvili ha avuto carta bianca e l'ha usata nell'aggressione del 7 agosto"

"Grazie alle sue azioni il governo georgiano è andato in bancarotta. Il presidente Saakashvili è ormai un cadavere politico"

Nobile arte, la propaganda, anche da parte di una Mosca solitamente più sobria e meno incline all'uso del megafono. Probabilmente la Georgia non andrà in bancarotta subito, grazie al regalone di 1 miliardo di dollari in arrivo da Washington. Sarà felice il contribuente americano, ammesso che la notizia si diffonda all'interno della cortina di hamburger.

Secondo Condoleeza Rice, gli aiuti di Washington serviranno a ricostruire le abitazioni e le infrastrutture pubbliche gravemente danneggiate dalla guerra.

Abitazioni come queste...?




Saluti felici

Felice Capretta

L'era di Yalta è finita

"L'era di Yalta è finita", così dice Sarkozy al termine del vertice dell'Unione Europea sul caso Georgia.

Riassumendo, un'Europa rattrappita e intelligentemente posizionata tra l'incudine ed il martello prosegue barcamenandosi in una brillante politica cerchiobottista.

Voce grossa e nessun atto pratico. Alcune delle decisioni:
  • Sanzioni economiche escluse
  • Sostegno nella ricostruzione della georgia
  • Facilitazione dei visti georgiani di ingresso in EU e possibile avvio di accordi di libero scambio, appena le condizioni lo consentiranno
Raffinata e prevedibile montagna di inutilità.

Trattandosi di ignobili inutilità, il Nano e la Volpe non potevano esimersi dal fornire il loro prezioso contributo. Come previsto nel post più sotto, la posizione italica è stata improntata al compromesso. Pare che berlusconi abbia telefonato al presidente Medvedev e subito dopo al texano che fa evacuare la popolazione per un temporale di classe II. Caspita. Gli avrà lasciato un messaggio sulla segreteria?

Ma leggiamo Berlusconi:

"Bisogna assolutamente evitare che la crisi del Caucaso diventi la miccia per il ritorno alla guerra fredda"

Mirabile boiata, la quintessenza del banale.


Un po' di spazio a Vladimir Putin, ora.

Pare che in Siberia abbia salvato una troupe televisiva da una tigre siberiana sparando un solo colpo di sonnifero.


Sembra un'ignobile montatura hollywoodiana, vero?

Mhm.
Putin addormenta la tigre siberiana.
E così salva una troupe televisiva che stava per essere aggredita dalla medesima tigre siberiana.

Bel messaggio, e chi deve capire capisca.

L'avra' capita il texano evacuatore?

E diamo di nuovo la parola a Putin:

"Comunque sia e qualunque cosa si dica, la verità è dalla nostra parte".
"Agiamo in accordo con alti principi morali e in base alle leggi internazionali vigenti"
"Però, se qualcuno dei paesi europei vuole servire gli interessi in politica estera di qualcuno, non possiamo opporci. Credo comunque - ha concluso con un proverbio russo -'la maglietta è vicina, ma la pelle lo è ancora di più'. E credo che molti nostri partner europei saranno guidati da questa schietta, ma molto figurativa espressione".

Terminiamo il post digitando in silenzio.

Non vorrete svegliare la tigre, vero?

Saluti felici

Felice

ps: ricordo a tutti che le caprette sono animali placidi e pacifici. E, com'e' noto, si tengono alla larga dai predatori.

martedì 2 settembre 2008

Le reazioni di Mosca al vertice

La strategia cerchiobottista dell'Unione Europea vista da Est..

Dmitri Rogozin, rappresentante permanente di Mosca presso la Nato, commenta così, con un pizzico di entusiasmo, le inutili decisioni del vertice europeo:

"L'Europa continua ad essere una casa comune anche per la Russia."
"Al vertice ha vinto la cooperazione fra Russia e Unione europea, e hanno perso i portatori della linea di Washington, diretta a minare la cooperazione paneuropea."
"Dopo un certo raffreddamento, i nostri rapporti con i partner europei torneranno al livello di prima."


La tigre siberiana sta sognando, o quello che abbiamo letto sui giornali è per lo più propaganda?

Scommettiamo sulla seconda?

Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 1 settembre 2008

Il Nano e la Volpe al vertice europeo sulla crisi in Georgia

Oggi, con tutta calma e a vacanze finite, si terrà a Bruxelles il vertice europeo convocato da Sarkozy.

Parteciperanno al vertice Berlusconi e Frattini, detti il Nano e la Volpe, insieme ai loro omologhi europei.

In queste occasioni viene sempre da chiedersi una cosa: ma tutti questi pezzi grossi, quando sono a porte chiuse, discutono veramente su come stanno le cose e poi concordano una versione da dare alla stampa, o invece sono vittime della propaganda mainstream e si prendono per i fondelli da soli?

Auguriamoci che il tragicomico duo non si copra di ridicolo proponendo qualche compromesso tipicamente italico.

Andiamo a raccogliere i fichi nell'orto, che sono maturi.

Che soddisfazione vivere in Italia.

Saluti felici

Felice